50/50

In Roma e una villa (Doubleday, 1952) Eleanor Clark usa il termine windowphilia (finestrafilia) per descrivere la qualità incantevole che le finestre hanno nel design di una villa italiana. I dipinti in 50/50 sono una continuazione dei dipinti, di finestre in grande scala, sui quali ho lavorato per un anno e mezzo. Inizialmente ho creato versioni grandezza naturale delle finestre del mio studio presso l'Accademia Americana di Roma. Esse sono senz’altro l’espressione della mia windowphilia, dipinti di grandi dimensioni – parte finestre, parte interni – che alludo

no alle caratteristiche storiche fisiche dei luoghi che ho visitato, così come alle generazioni che sono passate attraverso di loro e alla mia presenza come visitatore contemporaneo.

Il legame tra me e Sperlonga è il mio caro amico Rocco Spagnardi. Dopo i miei numerosi viaggi in Italia, Rocco spesso mi rimproverava: Perché non vai a Sperlonga? Finalmente, nella primavera del 2011, l'ho fatto. La famiglia di Rocco i suoi amici mi hanno fatto sentire i la benvenuta dal momento che sono arrivata alla stazione ferroviaria di Fondi.

A Sperlonga, grazie ai miei amici Serena Trani e Rocco Pezzuco (proprietari dello Sperlonga Resort), ho soggiornato a “Casa Celeste”, un bellissimo appartamento nel centro storico. Vivere e dipingere a “Casa Celeste”, con la sua splendida vista sul Mar Tirreno e sui tetti del paese, mi ha realmente ispirata. I tramonti sospesi sopra il mare mi sembravano dipinti espressionisti astratti in movimento tratti da Mark Rothko - colori così saturi e vibranti da essere semplicemente mozzafiato.

L’idea della mostra è scaturita lo scorso maggio durante una meravigliosa festa a Sperlonga. Dopo aver ammirato alcuni eccellenti trucchi di magia di Lorenzo, campione di hula hoop Sperlongano, ebbi modo di parlare con la madre, Annalisa Radice, per cercare di organizzarci per fare dell’hula hoop insieme. Pur non riuscendo a trovare il momento giusto, Annalisa mi suggerì che le avrebbe fatto piacere organizzare una mostra delle mie opere per il mio successivo viaggio a Sperlonga. Ne rimasi entusiasta!

Sapevo che la mostra sarebbe stata una continuazione del mio lavoro windowphilia. Cinque dei miei dipinti delle finestre di Sperlonga sono vedute da Casa Celeste. La sesta immagine è lo studio di Giuseppe Di Lelio. Viaggiare come artista assicura che il tutto è visto con occhio unico e energico. Significa però anche sentirsi disorientati nel momento in cui viene a mancare la comunità che uno si è creato nel corso degli anni. Entrare nell’orbita di un altro artista è, in un certo senso, come tornare a casa, dalle cose che ci rendono quello che siamo, in un luogo con un linguaggio comune. Mi sento molto fortunata ad aver trovato un amico artista a Sperlonga. Incontrare Giuseppe e conoscere la sua arte ha dato inizio ad una serie di collaborazioni. Il lavoro di Giuseppe è stato incluso in due mostre che ho curato a New York: Motion Sensitive, alla Galleria Corridoio Rush e So Moving, alla Galleria St. Joseph College. Il suo lavoro è servito anche come fonte di ispirazione per una danza creata dai miei studenti.

Meridith McNeal, Brooklyn Window: Locanda, ink and watercolor on paper, 68x108"

Seduti al bar di Locanda Vini e Olii, il ristorante di Rocco Spagnardi a Brooklyn, Rocco ed io abbiamo parlato di questa mostra. Ho chiesto a Rocco: che nome potremmo dargli? Rocco ha suggerito 50/50. Il nome risale ad un episodio durante la stessa festa di Sperlonga la notte che è nata questa idea. Quando la band ha iniziato a suonare, mi sono resa conto che non riuscivo a seguire i testi, anche se erano canzoni familiari del pop inglese e americano. Rivolgendomi a Rocco Pezzuco, seduto alla mia destra, ho chiesto: Sono cantate in inglese o in italiano? Rocco ha risposto: 50/50!

Cercare di imparare una nuova lingua mi sembra, a volte, un'impresa insormontabile. Trovo che 50/50 sia una buona percentuale per una principiante come me. Mi piaceva l'idea di collegare il titolo a qualcosa che è successo a Sperlonga. Ma ancor più, mi ha dato l'idea di combinare i miei dipinti di Brooklyn con quelli di Sperlonga.

In effetti mi ha fatto capire che avrei potuto dipingere il bar e la vetrina di Locanda Vini e Olii come un ritratto di Rocco. Nel modo in cui il laboratorio di Giuseppe è un ritratto del luogo in cui un artista crea, Locanda Vini e Olii è il ritratto di dove Rocco fa il suo lavoro. Ho pensato che se fossi riuscita a realizzare il dipinto nel modo giusto, avrei dato alla sua famiglia e ai suoi amici di Sperlonga la possibilità di sentirsi trasportati a Brooklyn. Locanda non è aperta per pranzo ma ho scelto di rappresentarla durante il giorno in modo che la strada di Brooklyn fosse pienamente visibile dalla vetrina. Le sue case di mattoni rossi del diciannovesimo secolo rappresentano un tipico scorcio del nostro quartiere di Clinton Hill.

Gli altri cinque dipinti di Brooklyn, come quelli di Casa Celeste, sono vedute dalle finestre di casa mia e del mio studio situati nello stesso quartiere di Locanda. Ho selezionato viste che mostrano luoghi comuni di Brooklyn come scale antincendio e appartamenti al di fuori delle mie finestre, dipingendo, nello stesso momento, anche parti dell’interno che rendono lo spazio personale.

Un'ultima cosa che vorrei sottolineare: in un alcuni di questi dipinti ci sono rappresentazioni di opere d'arte, alcune mie e alcune di altri artisti. È stato molto interessante lavorare su dipinti di altre opere d'arte. Nella mia mente, questo elemento li aiuta ad assumere una qualità magica. A tal proposito mi viene in mente una citazione che mi ha colpito molto: "Mentre questa storia scorre, il Tintoretto appeso nel museo, fermo nel mezzo della sua aura benjaminiana diventa e apre, una sorta di portale..." - Peter Boxall, Since Beckett(Continuum, 2009). So che un dipinto è quasi finito quando diventa più di una mera rappresentazione, quando diviene una sorta di portale.

Sono molto grata alle persone che mi hanno fatto sentire la benvenuta. Sono molto onorata di poter esporre i miei dipinti a Sperlonga. Spero che troviate i dipinti just a little bit enchanting. Appena un po’ magici.

Meridith McNeal, Sperlomga Window: Kitche Casa Celeste, 2011, Watercolor and ink on paper